Seminario di Scienze della Formazione - Educazione e globalizzazione (Disciplinare) - Seminar on Education : education and globalization
Responsabile didattico: Angelo Gaudio
Durata: 28 ore
Periodo didattico: annuale
Programma
Prof. Angelo Gaudio mod.1, 10 ore.
Globalizzazione ed educazione
La globalizzazione è un fenomeno multidimensionale che caratterizza l’economia, la politica e la sfera infocomunicativa. (Steger 2017) Dopo una breve introduzione intorno a tali definizioni si metterà in luce come tali processi ridefiniscano i sistemi educativi che sono nati con gli stati nazionali moderni, evoluitisi poi negli stati democratici della seconda metà del ventesimo secolo. Verranno descritte sia il ruolo delle organizzazioni internazionale che dettano l’agenda del discorso educativo globale, sia le spinte alla privatizzazione alla diversificazione che mettono in dubbia la cultura democratica sulla quale era basato l’ordine consolidatosi dopo la fine del secondo conflitto mondiale.
Prof. Davide Zoletto mod.2, 10 ore.
Contesti eterogenei e ricerca pedagogica
Nel contesto della ricerca pedagogica italiana sui contesti educativi eterogenei emerge negli ultimi anni una consapevolezza della rilevanza che possono assumere anche in questo ambito prospettive e ricerche di tipo comparato (cfr. per es. Tarozzi 2014, Catarci, Fiorucci 2015).
Anche all’interno dello specifico ambito di ricerca sui contesti educativi eterogenei, in particolare in riferimento alle scuole con alta presenza di alunni con cittadinanza non italiana (Miur-Fondazione ISMU 2016), appare sempre più importante evidenziare come, pur tenendo conto della fondamentale rilevanza che assumono oggi specifici processi di terrjtorializzazione (si veda per es. Borlini, Memo, 2009), non è possibile comprendere, né provare a orientare i processi educativi emergenti in tali ambiti analizzandoli sono nel conteso della loro dimensione locale (Zoletto 2016).
Il confronto fra ricerca pedagogica in contesti eterogenei e ricerca pedagogica comparativa può in questo senso contribuire a cogliere alcune di queste articolazioni glocali – in questo caso a partire dalle scuole ad alta presenza migratoria – esplorando se e come tali scuole siano inserite in una pluralità di flussi di discorsi, di pratiche culturali, di policies, di “buone prassi” ecc., i quali, situandosi e articolandosi diversamente nei contesti locali, concorrono a definire le cornici entro cui prendono forma le riflessioni e le pratiche pedagogiche (Albarea et al. 2006).
Dott. Anselmo Roberto Paolone mod.3, 8 ore.
Per un’educazione comparata accademica creativa e critica.
Sin dagli anni ‘80 si è potuta osservare la vertiginosa crescita del settore di studi che un tempo veniva unitariamente descritto come: educazione comparata. Oggi questa definizione sembrerebbe non riuscire a esaurire la varietà delle esigenze a cui gli studi del settore sono chiamati a rispondere (es. Cowen 2006). La proliferazione degli oggetti di ricerca e delle metodologie impiegate è tale da rendere quasi impossibile un inquadramento teorico generale (es. Nóvoa 1995). Forse un tentativo di sistematizzazione potrebbe essere operato attorno alla distinzione tra educazione comparata accademica ed educazione comparata applicata (Paolone 2016a). Partendo da alcuni spunti reperibili nel lavoro di studiosi come R. Cowen, A. Nóvoa e S. Carney, si cercherà di tratteggiare questa possibile bipartizione di base, mostrando come essa possa rendere conto di varie importanti tendenze che attraversano il frammentario universo dell'educazione comparata odierna consentendoci, se non una sistematizzazione vera e propria, almeno una parziale chiarificazione attraverso l’individuazione di linee direttrici e di un disegno storico. La tipologia di educazione comparata che verrà trattata specialmente è quella accademica, e ne verranno tratteggiate alcune promettenti tendenze contemporanee, tra cui gli approcci post-qualitativi.
Essi sono tra l’altro legati alla comprensione della globalizzazione come “spazializzazione” della modernità. Si tratta in particolare dei concetti di territorializzazione/ de-territorializzazione che paiono essere in grado di fornire una euristica per esplorare il potere dello Stato e il suo raggio di azione, i flussi di politica e i contesti nelle riforme educative, e apre almeno teoricamente a un focus su un numero di altri possibili spunti ispirati da teorici postmoderni (es. Carney 2009). Molta di questa ricchezza nasce e si sviluppa da un interesse nello studio dei flussi educativi, degli assemblages e network, e tale approccio all'esplorazione della trasformazione istituzionale e della soggettività umana in educazione come “divenire” può essere trovato in alcuni studi recenti (Paolone 2016b) che verranno contestualizzati nel quadro di riferimento generale presentato nell’apertura del presente abstract.
Riferimenti:
Albarea, R., Izzo, D., Macinai, E., Zoletto, D. (2006), Identità culturali e integrazione in Europa, ETS, Pisa.
Barbieri, N.S., Gaudio, A., Zago, G. (eds) (2016), Manuale di educazione comparata. Insegnare in Europa e nel mondo, ELS La Scuola, Brescia.
Carney, S. (2009) “Negotiating policy in an age of globalization: Exploring educational “policyscapes” in Denmark, Nepal and China”, in Comparative Education Review, 53, n. 1
Catarci, M., Fiorucci, M. eds. (2015), Intercultural Education in the European Context. Theories, Experiences, Challenges, Ashgate, Farnham.
Cerasi L. (2016) La scuola dei totalitarismi , Manuale di educazione comparata, Brescia, ELS La Scuola, pp. 153-183
R. Cowen, R. (2006) “Acting Comparatively Upon the Educational World: Puzzles and Possibilities” in: Oxford Review of Education, vol. 32, n. 5
M. R. Ferrarese (2017), Promesse mancate. Dove ci ah portato il capitalismo finanziario, Il Mulino 2017
Gaudio A. (2016) Sistemi educativi 1. Nazionalizzazioni, in N.S. Barbieri, A. Gaudio, G. Zago (eds), Manuale di educazione comparata. Insegnare in Europa e nel mondo, ELS La Scuola, Brescia, 129-151
Gaudio A. (2016) Sistemi educativi 2. Democratizzazioniin N.S. Barbieri, A. Gaudio, G. Zago (eds), Manuale di educazione comparata. Insegnare in Europa e nel mondo, ELS La Scuola, Brescia, 187-207
MIUR – Fondazione ISMU (2016), Alunni con cittadinanza non italiana. La scuola multiculturale nei contesti locali. Rapporto nazionale a.s. 2014/2015, Fondazione ISMU, Milano.
Nóvoa, A. (1995) “Modèles d’analyse en éducation comparée. Le champ et la carte” in: Les Sciences de l’Education, n. 2-3
Paolone, A.R. (2016a), “Accademica o applicata? Educazione comparata, convergenze-divergenze globali e etnografia nella contemporaneità”, in N.S. Barbieri, A. Gaudio, G. Zago (eds), Manuale di educazione comparata. Insegnare in Europa e nel mondo, ELS La Scuola, Brescia, pp. 43-77.
Paolone, A.R.,(2016b) “Educazione comparata e resistenza alle tendenze omologanti, tra ‘crisi della rappresentazione’ etnografica e riflessione storica” in I problemi della pedagogia, LXII, n.2
Steger M. B. Globalization, A veryshort introduction, Oxford University Press, 2107
Tarozzi, M. (2014), “Building an ‘intercultural ethos’ in teacher education”, Intercultural education, 25:2, pp. 128-142.
Zoletto, D. (2016), “Scuole e quartieri ad alta presenza migratoria tra processi di territorializzazione e flussi transnazionali. Ambiti emergenti per la ricerca pedagogica”, Studium Educationis, anno XVII - n. 1 - febbraio 2016, pp. 43-53