Questioni d'affari: modalità epistolari in Cicerone e Seneca
Durata: 28 ore
Periodo didattico: primo semestre
Programma
Questioni d'affari: modalità epistolari in Cicerone e Seneca
Attraverso la lettura e l’analisi delle Epistulae ad Lucilium (in particolare libri I-III), verrà messa in luce e studiata la presenza della filosofia epicurea nell’opera di Seneca.
Sarà analizzato in particolar modo l’uso del linguaggio finanziario da parte di Seneca e il rapporto che esso istituisce con l’epistolario di Cicerone.
Bibliografia
J. Andreau, La vie financière dans le monde romain. Les métiers de manieurs d’argent (IV siècle av. J.-C.-III siècle ap. J.-C.), Ecole Française de Rome, Roma 1987
F. Carlà - A. Marcone, Economia e finanza a Roma, Bologna 2011
P. Cugusi, Evoluzione e forme dell’epistolografia latina nella tarda repubblica e nei primi due secoli dell’impero, Roma 1983
M. L. Delvigo, Questioni d’affari. Modalità epistolari in Cicerone e Seneca, in “Cicerone nella cultura antica”, Cassino 2016
M. Ioannatou, Affaires d’argent dans la correspondance de Cicéron: l’aristocratie sénatoriale face à ses dettes, Paris 2006.
G. Mazzoli, Le ‘Epistulae Morales ad Lucilium’ di Seneca. Valore letterario e filosofico, in H. Temporini-W. Haase [hrsg. von] Aufstieg und Niedergang der römischen Welt II. 36. 3, Berlin-New York 1989, 1853-1855.
G. Rosati, Seneca sulla lettera filosofica. Un genere letterario nel cammino verso la saggezza, «Maia » n. s., 1981, 3-15
A. Schiesaro, Seneca and Epicurus: the Allure of the Other, in S. Bartsch-A. Schiesaro [ed. by], The Cambridge Companion to Seneca, Cambridge 2015, 239-251.