Seminario di letteratura comparata
Responsabile didattico: Luigi Reitani
Durata: 16 ore
Periodo didattico: gennaio-marzo
Programma
Identità e memoria dopo
«Più il tempo passa, più Auschwitz si avvicina». Questo aforisma di Grete Weil sintetizza efficacemente la crescita esponenziale conosciuta negli ultimi anni dalla memorialistica e dagli studi sui Lager nazisti. Non c’è dubbio, infatti, che alle prime testimonianze, pubblicate subito dopo la guerra, sulla Shoah si siano aggiunti nel tempo innumerevoli altri documenti e memorie, vuoi per la maggiore disponibilità dell’opinione pubblica a prestare ascolto a vicende così crude, vuoi per il venir meno di resistenze di varia natura che impedivano alle vittime di raccontare quanto vissuto. Ma soprattutto appare sempre più chiaro che il nome di Auschwitz designa un nodo centrale e imprescindibile per la comprensione della nostra stessa civiltà, e questo al di là della sgradevole banalizzazione e spettacolarizzazione del fenomeno messa in atto dall’industria dell’intrattenimento, e anche da un certo «senso comune» pseudoscientifico o pseudomorale, che dalla tragedia sembra capace di ricavare soltanto luoghi comuni e retorica d’occasione. Le testimonianze sull’orrore dei campi di concentramento e di sterminio nazisti, così come sull’esperienza della deportazione in genere, ci insegnano invece a guardare nel profondo dei meccanismi sociali, psicologici e culturali del nostro tempo e ci pongono di fronte a domande fondamentali di natura teologica, filosofica ed esistenziale.
Il seminario intende analizzare alcuni testi fondamentali della letteratura europea, che raccontano direttamente o indirettamente l’esperienza della deportazione e dell’internamento nei campi di sterminio e con la loro acuta testimonianza sollevano questioni fondamentali per la comprensione della nostra modernità.
In particolare si farà riferimento ai seguenti testi:
Jean Améry, Intellettuale a Auschwitz, Bollati Boringhieri
Imre Kértesz, Essere senza destino, Feltrinelli
Ruth Klüger, Vivere ancora, SE
Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi
Jorge Semprún, Il grande viaggio, Einaudi
Fred Wander, Il settimo pozzo, Einaudi
Si consiglia inoltre la lettura delle seguenti opere di ricostruzione storica:
Pier Vincenzo Mengaldo, La vendetta è il racconto, Bollati Boringhieri
Raul Hilberg, La distruzione degli ebrei in Europa, Einaudi